Il vintage e le atmosfere retrò mi hanno da sempre affascinato. Amo la storia del '900, di cui adoro la letteratura e la moda, lo stile e le arti figurative. Colleziono cartoline di questa epoca da quando avevo 18 anni e mi preparavo alla maturità classica. Adoro la Belle Epoque, il Liberty, l'Art Decò e naturalmente gli anni '20.
E' così che mi sono appassionata alla serie televisiva anglo-americana Downton Abbey che cerco di seguire senza perdermi una puntata. Perché quello che mi tiene incollata alla tv sono i costumi, le scenografie, le atmosfere e la cura dei particolari, scrupolosissima: degli abiti, del mobilio, degli ambienti, delle favolose apparecchiature o table setting, delle acconciature e degli abiti da sposa.
Sì, perché al matrimonio ed ai suoi abiti, Downton Abbey ha dedicato/regalato diverse scene, di cui vi ripropongo quelle che più mi hanno colpita.
Siamo a Dowton Abbey. E' la primavera del 1920 e finalmente Matthew Crawley e Lady Mary si sposano, coronando la loro tormentata storia d'amore.
Con la fine della prima guerra mondiale ha inizio un periodo - dal 1920 al 1929, anno della grande depressione americana - che sarà intitolato il "decennio della perdizione". In questi anni il mondo della moda femminile è attraversato da una vera e propria rivoluzione. Coco Chanel sarà l'interprete del nuovo stile: le linee si semplificano e si ammorbidiscono, la silhouette si verticalizza, il petto si appiattisce e la vita si abbassa sui fianchi. Gli abiti sono smilzi di linea tubolare, gli orli si accorciano vistosamente lasciando scoperte le gambe che svettano su deliziose scarpe con il cinturino: un'intramontabile "invenzione" di Mary Jane. I tessuti si arricchiscono di ricami, frange di perle o piume ed anche le acconciature, come le gonne, diventano più corte: spopolano il taglio alla garçonne e il cappellino a cloche.
E l'Abito da sposa? Ammiriamo quello di Lady Mary ed osserviamo, ripercorrendo un'epoca.
L'abito è bianco, tubolare, dal taglio geometrico, più corto sul davanti e con un lungo strascico dietro. E' composto da due elementi: una tunica lineare, dalle maniche lunghe, sotto. Sopra, una stola rettangolare che non copre i fianchi, di stoffa finissima con ricami delicatissimi e piccolissime perline bianche swarovski.
La vita è bassa e i fianchi sono stretti da una fascia pieghettata che tiene insieme i due elementi dell'abito.
Il Velo è lungo e morbido tenuto sul capo da una tiara di pietre preziose che simulano fiori e foglie di mirto, sacri ad Afrodite ed all'amore (nonché fiore caro ai matrimoni romani, simbolo di fertilità).
Se fino alla prima guerra mondiale non bastavano 10 metri di stoffa per un abito da sposa, a partire dagli anni '20 sarà sufficiente poco più di un metro, ma seguendo la regola "più corto il vestito, più lungo il velo".
Il Bouquet: diversamente dagli anni '20, che li contemplavano molto grandi ed arricchiti dai celeberrimi "nodi d'amore", Lady Mary stringe fra le mani 5 calle bianche, elegantissime, ma anche esse in linea con l'epoca.
E Yes wedding planner alla storia dell'Abito da Sposa ha dedicato una pubblicazione e una sfilata, di cui vi invitiamo a vedere il video.
Yes wedding planner